Ho già raccontato la mia storia nell’altro blog che gestisco, Final Design. Qui voglio provare a raccontarti un altro aspetto della storia, molto più intenso.
Il mio nome è Fabio Wild, classe 1985. Mi guadagno da vivere realizzando business online e facendo il possibile affinché crescano, per riuscirci utilizzo una serie infinita di tecniche di marketing.
Il marketing per me è una vera e propria sfida. Sei solo tu e la tua strategia contro una marea di variabili.
Il mio segreto per il successo è quello di scovare sempre nuovi metodi e nuove strategie. Non amo particolarmente utilizzare tecniche standard, quello che è già stato applicato non suscita il mio interesse, voglio provare a scoprire qualcosa di nuovo, intraprendere strade alternative e diventare pioniere di nuove tecniche. È una sfida molto ambiziosa, lo so, ma è anche l’unica stimolante. A volte riesco in questa ardua missione, altre fallisco miseramente, ma fa parte del gioco.
La mia vita in breve…
Nonostante ormai siano anni che lavoro sul web, vado ancora in giro a raccontare di essere un musicista polistrumentista, non so perché lo faccio, forse mi fa sentire più figo.
In vita mia ho fatto un sacco di cose di cui non vado fiero, e probabilmente rifarei tutto da capo. Non posso raccontarti tutti i dettagli in quanto ne andrebbe della mia incolumità 🙂 ma ti assicuro che la storia che sto per raccontarti sarà molto interessante.
Spesso dietro le storie di vita di ognuno di noi si nasconde il vero segreto del successo. Quindi prenderti qualche minuto, mettiti comodo e prova ad arrivare in fondo questa pagina, sono certo che ti tornerà utile.
In principio era il verbo…
Non c’è stato un giorno negli ultimi 4 anni in cui non abbia dedicato almeno un minuto a ripensare al fatto che fino a qualche anno fa, l’80% delle parole scritte in questo blog sarebbero state solo un ammasso di frasi senza senso. Già, ogni tanto ce ne dimentichiamo, me c’è stato un tempo non molto lontano in cui internet e cellulari non esistevano, io lo chiamo “vecchio testamento”, ovvero l’era pre-digitalizzazione, dove per poter interagire con le altre persone dovevi necessariamente uscire di casa e guardarle in faccia. Cavolo, che tempi.
In un lampo tutto è cambiato radicalmente ed ormai quella realtà ci sembra un qualcosa di lontano, a tratti surreale. Sembrerebbe quasi impossibile oggi poter vivere senza internet e smartphone.
Nonostante guardi al passato con un po di nostalgia, devo riconoscere che grazie a questa rivoluzione digitale sono riuscito a generare la mia fortuna oggi.
Sono da sempre un appassionato di computer e tecnologie di tutti i tipi, anche se dubito sia mai esistito un essere umano sul pianeta terra che abbia odiato gli smartphone ed i social network più di me. Cavolo, ho atteso anni prima di iscrivermi a Facebook ed il mio primo smartphone l’ho trovato a terra in Australia. Una parte di me ancora oggi continua ad odiare questi due mezzi, li vede come il male assoluto.
Non sono proprio come ti aspettavi, lo so, probabilmente starai pensando: “cosa diavolo potrà mai insegnarmi uno che odia i social network” eppure, che tu ci creda o no, è stata proprio questa particolarità a decretare il mio successo.
Tempo fa girava il detto: “Facebook o lo usi o ti usa” ovviamente non vale solo per Facebook, ma questa frase calza a pennello. Molti credono di utilizzare Facebook (o qualsiasi altra piattaforma online) a proprio vantaggio, quando invece sono loro stessi ad essere succubi dalle piattaforme. Nel momento in cui perdi il controllo dell’ecosistema circostante, ogni tua azione ed ogni tuo ragionamento sarà inevitabilmente compromesso. Rifiutando queste realtà invece, sono riuscito a guardare le cose da un’altra prospettiva ed utilizzarle a mio vantaggio.
Il potere del Web
A differenza di tanti colleghi, per me il web è sempre stato principalmente un mezzo per evadere, un atto rivoluzionare contro il sistema che mi imponeva di lavorare sodo e rinunciare alla mia vita in cambio di denaro.
Il web mi ha dato l’opportunità di essere libero, di lavorare dove volevo quando volevo, di guadagnare cifre che nessun altro lavoro offline avrebbe mai potuto darmi, ma sopratutto, avere il tempo da dedicare alle cose e alle persone che amo.
Come ho già detto in altre occasioni, ho sempre rifiutato il lavoro dipendente, volevo realizzare il mio sogno, non quello di qualcun altro.
Ho cominciato ad appassionarmi alla tecnologia e all’informatica sin dai primi anni 90, questa passione non mi ha mai abbandonato nel corso degli anni, anche se di tanto in tanto veniva offuscata dalla passione per la musica.
Nel 2007 insieme a mio zio, il quale lavorava nel settore del gioco d’azzardo ormai da anni, sviluppammo un’immenso casinò online multilingua.
L’internet marketing a quei tempi non aveva ancora preso il sopravvento, quindi conciammo a promuovere la piattaforma offline. Visto che in Italia le leggi riguardo il gioco d’azzardo online non erano ancora molto chiare, decidemmo di esportare il prodotto all’estero. Viaggiammo per lunghi periodi in paesi come Romania, Albania, Santo Domingo e Brasile. Non vi racconto i dettagli di queste esperienze e di quante volte avrò rischiato la vita, soprattutto lavorando in un settore come quello in questione, ma a quei tempi non avevo paura di nulla, ero il classico giovane ignaro del pericolo.
Un paio d’anni dopo scoppiò la moda del poker online e li ebbi uno dei miei primi approcci con il web marketing e la vendita online.
Le cose andavano alla grande, a 22 anni guadagnavo il doppio di mio padre, ero veramente a mille (o euforico se preferisci), poi un giorno accadde un qualcosa che cambiò tutto…
La storia di Carlo…
In vita mia ho fatto un solo lavoro da dipendente, in fabbrica, in una catena di montaggio per 6 mesi subito dopo la fine della scuola. Lo stipendio era di circa 1200 euro al mese, non male, sopratutto a quell’età. Qualche anno dopo un mio ex collega sulla cinquantina che amava giocare d’azzardo, aprì un conto sul portale di poker online che gestivo. Non mi resi conto di quanti soldi stesse spendendo, fino a quando non andai a verificare personalmente. Notai che spendeva regolarmente centinaia di euro al giorno. Mi chiesi come diavolo facesse a spendere quelle cifre con uno stipendio di 1200 euro al mese. Un giorno, la vigilia di Natale per l’esattezza, mi chiamò e mi chiese se potevamo incontrarci. L’appuntamento era di fronte la cattedrale della mia città poco prima dell’ora di pranzo. Arrivati sul posto mi chiese senza usare mezzi termini se avessi 50 euro euro da prestargli, ne aveva bisogno per acquistare il regalo di Natale a suo figlio. Venni a scoprire che aveva accumulato diverse migliaia di euro di debiti in pochi mesi. Cavolo…quell’evento mi segnò profondamente, gli dissi che l’avrei aiutato solo se non avrebbe giocato mai più in vita sua, mi rispose di si, era talmente disperato che mi parve sincero. Gli diedi 2000 euro e cancellai il suo account.
Quel giorno decisi che non avrei mai più lavorato in quel settore. Il mio ex-collega non smise mai di giocare, probabilmente si giocò anche i soldi che gli diedi, purtroppo non posso farci niente. Nulla è cambiato dalla mia decisione, il gioco d’azzardo continua ad esistere e le persone continuano a giocare, l’unica differenza concreta è stata che i soldi che guadagnavo con quel lavoro, ora li guadagna qualcun altro. Rimase comunque il fatto che quell’esperienza mi segnò nel profondo e non ne volli più sapere.
L’era del guadagno online
Mi ributto nella musica a 360 gradi per qualche anno per poi tornare nuovamente all’attacco sul web. Nel giro di poco tempo il web face passi da gigante, il concetto di web marketing si sparse a macchia d’olio e guadagnare online diventò un qualcosa di accessibile tutti.
Cominciai a sviluppare una serie di progetti, blog perlopiù (ho raccontato i dettagli di questo periodo nell’altra storia) alcuni si sono rivelati dei fallimenti totali, altri riuscirono a generare i primi guadagni.
Il quel periodo la dopamina era alle stelle, sembrava che tutti avessero l’opportunità di guadagnare grosse somme di denaro stando comodamente seduti a casa propria, e per certi versi era realmente così.
Le mie fughe dall’Italia
Più passava il tempo e più l’Italia cominciava a starmi stretta, fino a quando un bel giorno di punto in bianco decisi di trasferirmi all’estero, patii per l’Australia.
L’esperienza in Australia mi aiutò tantissimo sia a livello umano che professionale.
Dopo un anno circa decido di dare un altra chance all’Italia. Intendiamoci, non ho nulla contro il nostro paese, non saprei dirti con esattezza per quale motivo senta regolarmente la necessità di evadere, mi sono dato mille motivazioni diverse ogni volta, ma forse la verità in fondo credo sia l’eccessiva ostilità del nostro popolo, il costante tornaconto personale, l’invidia, l’orgoglio ed il modo di interagire con il prossimo. Sono tutti fattori non visibili nell’immediato, ma che ti scalfiscono pian piano fino ad abbatterti. In Italia sono costantemente sotto stress, ansioso e pieno di pensieri, la negatività circostante è talmente contagiosa e deleteria che rende impossibile riuscire ad ottenere dei risultati concreti.
Resto qualche anno in Italia per poi fuggire nuovamente. Questa volta per le Isole Canarie.
A priori della destinazione, vivere all’estero mi permette di avere meno distrazioni e concentrarmi sul da farsi. In più non sopporto il freddo, quindi per il momento le Isole Canarie rappresentano il luogo perfetto.
Il web marketing per me
Negli ultimi 3 anni ho avviato diversi progetti e collaborato con molte startup, i miei guadagni si sono moltiplicati e pian piano mi sono reso conto di aver raggiunto l’obbiettivo che mi ero prefissato. Ora tocca stabilirne un altro.
Non faccio questo lavoro per soldi, sono uno dei pochi marketer che si fa mille problemi nello sventolare i propri guadagni ed il proprio successo. Non saprei dirti il perché, forse la vedo come un mancanza di rispetto verso quelle persone che non riescono ad arrivare a fine mese, verso quei padri di famiglia che hanno perso il lavoro, verso i miei amici ecc.. Spesso tendo ad accollarmi anche i problemi altrui, è un mio grande difetto che compromette non di poco la mia stabilità e serenità personale, ma è più forte di me.
Il web marketing per me è un sfida costante con te stesso, dove ti chiedi: le mie intuizioni saranno esatte? questa strategia funzionerà?
Applicare una strategia ideata da me è già un qualcosa di estremamente entusiasmante, quando poi realizzi che funziona, l’adrenalina sale a mille, ed è questo il vero motivo per cui faccio questo lavoro oggi, i soldi sono soltanto una conseguenza.
Semmai deciderai di seguirmi, condividerò con te tutte le tecniche e strategie che ho avuto modo di imparare. Ho iniziato questo percorso di condivisione anni fa con finaldesign.it e continuerò in maniera ancora più matura e dettagliata con questo blog.
Spero vivamente che quello che leggerai possa esserti d’aiuto per raggiungere il tuo obiettivo.
Per ora è tutto, un abbraccio.
Fabio Wild